Il Consiglio della Regione Abruzzo ha approvato, nel corso della seduta del 3 maggio, il progetto di legge numero 201/2010 "Adozione dei modelli di organizzazione e di gestione ai sensi dell'art. 6 del D.Lg. 8 giugno 2001, n. 231" in cui si è stabilito che gli enti dipendenti e strumentali della Regione, con o senza personalità giuridica i consorzi, le agenzie e le aziende regionali, nonché le società controllate e partecipate dalla Regione - ad esclusione degli enti pubblici non economici - devono adottare "entro il termine di sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, ... modelli di organizzazione, di gestione e controllo di cui agli articoli 6 e 7 del D.Lgs n. 231/01", dandone tempestiva e formale "comunicazione ai competenti uffici della Regione Abruzzo". La disposizione introduce inoltre (sulla scia di quanto già fatto dalla Regione Calabria con la legge regionale n. 15/08) l'obbligo per le aziende che "operano in regime di convenzione con la Regione" di "adeguare, entro il termine di sei mesi dalla entrata in vigore della presente legge, i propri modelli organizzativi alle disposizioni di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231". L'adozione dei Modelli 231 diventa, infine, un requisito obbligatorio per la partecipazione "alle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi di valore superiore ad un milione di euro"; nonché per la stipula di contratti di subappalto.